Come migliorare l’autostima

L’autostima si sviluppa nelle prime relazioni con le persone che si prendono cura di noi. Per migliorare l’autostima uno dei primi obiettivi è quello di ridimensionare le aspettative verso di sé e riconoscere i propri punti di forza e i propri limiti. Inoltre è importante continuare a sperimentarsi in situazioni nuove.

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Come migliorare l'autostima

Quando dirsi arrivederci è difficile

L’emergenza del COVID-19 ha coinvolto tutti ed alcuni, purtroppo, in modo più forte. Alcune persone hanno perso dei cari e tutte le misure che, giustamente, ci sono state date hanno complicato l’elaborazione del lutto. Purtroppo questo difficile passaggio dovrà essere compiuto da molti in questo momento e, anche se lontani, questo può fare sentire tutti

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Quando dirsi arrivederci è difficile

Saper ridere

In una società in cui le persone sono abituate a programmare e controllare ogni aspetto della propria vita, può sembrare paradossale che il senso dell’umorismo rappresenti un’importante risorsa personale. Eppure la capacità di interpretare gli eventi mettendone in evidenza gli aspetti divertenti non significa affrontare le situazioni con superficialità. L’umorismo era considerato anche da Freud

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Saper ridere

L’autostima degli adolescenti

Molti genitori dichiarano di essere preoccupati per i figli adolescenti, che hanno un umore altalenante ed una scarsa autostima, chiedendo cosa sia possibile fare per aumentarla. Quando gli viene chiesto di descrivere il figlio, molto spesso parlano del figlio e di come avrebbero voluto che fosse, quindi del figlio ideale. Questo racchiude tutte le aspettative

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L'autostima degli adolescenti

La trappola della felicità

Quando delle persone si rivolgono a me, durante i primi colloqui chiedo loro che aspettative hanno rispetto al percorso che vogliono intraprendere. Spesso le risposte sono: “Vorrei essere felice”, “Non vorrei più star male”, “Vorrei che i rapporti con le persone fossero sempre sereni”. Le persone vorrebbero evitare di soffrire o trovarsi in situazioni spiacevoli

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La trappola della felicità

I sogni son desideri?

Perché sogniamo? Freud riteneva che i sogni fossero l’espressione di pensieri ed emozioni che il nostro inconscio cerca di ignorare durante il giorno. E’ stato verificato sperimentalmente che nella fase rem del sonno, quella più vicina al risveglio, i sogni sono ricchi di interazioni aggressive. Attraverso i sogni il cervello rilascia energia e pressioni accumulate

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I sogni son desideri?

Quando la mente mente

Il modello cognitivo nasce verso gli anni ’60, vari autori hanno contribuito a costruirne le basi, tra cui Beck, che si rese conto che le persone reagiscono a dei pensieri inespressi e poco consapevoli innescando delle emozioni specifiche. Questi pensieri sono chiamati pensieri automatici: si attivano in modo autonomo e sono difficili da eliminare, perché

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Quando la mente mente