Spesso il tempo delle vacanze viene impiegato per fare attività che non riusciamo a svolgere in altri momenti dell’anno, ma per permetterci di rilassarci davvero, dovrebbero essere svolte senza un obiettivo preciso.
Le persone molto concrete e portate a porsi obiettivi ben definiti vedono gli hobby quasi come una perdita di tempo, che potrebbe essere speso in altro, e si chiedono l’utilità del fare qualcosa che non abbia finalità definite.
Se pensiamo al gioco dei bambini, spesso ha un risvolto emotivo e una funzione compensatrice che consente di realizzare un qualsiasi desiderio e ricreare situazioni immaginarie. Attraverso i giochi simbolici i bambini possono sdrammatizzare una situazione, trovando un canale in cui scaricare lo stress e ricreare una situazione per come avrebbero voluto che andasse. Diversamente gli adulti non hanno questa possibilità e non riescono a scaricare lo stress provocato dai ritmi frenetici della vita quotidiana.
Secondo lo psichiatra Stuart Brown esistono tre modi per aumentare i momenti di gioco nella vita degli adulti:
• Dedicarsi a qualsiasi forma di movimento attivo come fare una passeggiata
• Usare le mani per creare qualcosa che diverte, anche se non ha un’utilità
• Unirsi ad altre persone per impegnarsi insieme in attività sociali senza uno scopo apparente.
Inoltre il gioco è direttamente legato allo sviluppo della corteccia prefrontale, la regione del cervello responsabile di gran parte di ciò che chiamiamo cognizione. Quindi un altro motivo per cui è bene dedicarsi a degli hobby, come forma di gioco adulto, è per la funzione di neuro plasticità, in quanto aiutano a “plasmare” il cervello. Più ci si ingegna a trovare soluzioni nuove e più si diventa abili, più si gioca e fantastica, più ci si abitua a farlo, creando nuove possibilità conoscitive, stimolando la nostra coscienza.
Inoltre occupare il proprio tempo in qualcosa in cui si riesce bene, aumenta la propria sicurezza, migliorando la propria padronanza e il senso di efficacia anche in altri campi.
Il gioco è uno strumento che aumenta il nostro benessere e promuove lo sviluppo umano su tutti i livelli.
E cosa fare quando le vacanze sono finite?
Bisognerebbe riuscire a individuare un’attività piacevole, senza programmarla troppo, ma lasciando che entrino in campo l’immaginazione e l’improvvisazione.
Prova a pensare a quanti momenti così ti concedi oggi e se ritieni siano troppo pochi allenati a ritagliartene sempre di più. Inizialmente questi momenti vanno cercati volontariamente, “giocando” una volta al giorno; una volta innescato il meccanismo, questo sarà sempre più automatico, permettendoti di ricavare spazi di benessere anche facendo piccole cose.