Migliorare l’autostima ridimensionare le aspettative verso di sé
Che cos’è l’autostima?
L’autostima è l’insieme delle valutazioni che la persona dà di sé.
Contribuiscono alla costruzione dell’autostima le relazioni con gli altri, come gli altri ci percepiscono e che opinioni esprimono su di noi.
Un altro fattore che porta alla costruzione della propria autostima è il confronto.
Il confronto che le persone fanno con gli altri ed il confronto con il proprio ideale.
Il sé ideale rappresenta ciò che la persona vorrebbe essere, che può essere uno stimolo al miglioramento, ma può essere anche fonte di sofferenza.
Se tra il sé ideale, ciò che la persona vorrebbe essere ed il sé reale, ciò che la persona è, c’è una discrepanza forte, questo può generare insoddisfazione e malessere.
Da dove nasce l’autostima?
L’autostima si sviluppa nelle prime relazioni con le persone che si prendono cura di noi.
Se un bambino sente di essere accettato ed amato così com’è e non per quello che fa, questo aumenterà fortemente la fiducia in sé.
Accettare non significa permettere al bambino di fare qualsiasi cosa, ma imparare ad accoglierlo anche se non risponde esattamente alle proprie aspettative (ad es. rispetto al rendimento scolastico o alla buona riuscita nei vari ambiti della vita).
Uno dei rischi presenti nello stile educativo attuale, infatti, è essere eccessivamente richiedenti verso i propri figli, chiedendo loro più o meno esplicitamente di essere perfetti.
Come si può migliorare l’autostima?
Dato che spesso la scarsa autostima deriva da un ideale di sé molto elevato, uno dei primi obiettivi è ridimensionare le aspettative verso di sé.
Rendere l’immagine di sé ideale più vicina alle proprie possibilità e competenze, per poter migliorare alcune caratteristiche della propria persona, senza però essere costantemente frustrati.
Per la buona riuscita di questo processo è essenziale riconoscere i propri punti di forza, ma anche i propri limiti.
A questo proposito è scorretta l’idea che chi ha una buona autostima si sente invincibile o sempre capace.
Tra le strategie principali per accrescere la propria autostima (Maria Beatrice Toro, 2010) vi sono:
- Modificare le proprie aspettative: formulare aspettative maggiormente compatibili con la realtà e le proprie caratteristiche personali
- Migliorare il proprio dialogo interno: dare messaggi positivi alla propria mente, rispetto alla valutazione di sé
- Modificare il modo di spiegare i propri insuccessi: riconoscere quelli che non dipendono da sé, ma da situazioni avverse, non sempre controllabili
L’autostima e l’importanza di sperimentarsi
Oltre alle strategie indicate, uno degli aspetti che permette alla persona di accrescere la propria autostima è l’esperienza.
Più situazioni la persona ha affrontato, più avrà affinato le proprie capacità e competenze.
Continuando a sperimentarsi in situazioni nuove, aumenta la fiducia nelle proprie capacità di affrontarle. Questo si riferisce al concetto di “autoefficacia” espresso da Bandura (2000), che influenza fortemente l’autostima.
Come la psicoterapia può migliorare l’autostima?
Un percorso di psicoterapia permette di entrare in contatto con risorse e limiti, per arrivare ad una conoscenza di sé più globale ed obiettiva.
Questo permette di ridimensionare il rapporto con se stessi, con le aspettative verso di sé e verso gli altri e di conseguenza migliora la propria autostima.
Un altro fattore in grado di modificare la percezione di sé, talvolta distorta e carica di pensieri negativi, è la relazione terapeutica. In particolare il clima di ascolto, empatia e non giudizio che caratterizza la psicoterapia.
Studio di Psicoterapia a Rovato BS
Per richiedere maggiori informazioni contatta Chiara Zani Psicologa Psicoterapeuta – V. M, Via Maria Coffetti, 21, 25038 Rovato BS – Telefono 333 70 85 249 – mail info@chiarazani.it