Ti è mai capitato di sentirti triste e nervoso, apparentemente senza motivo, dopo aver visto qualcuno?
Spesso questa sensazione è legata al fatto che alcune persone non ci fanno bene e al posto che essere una fonte di energia, sono una fonte di negatività.
Può accadere con amici, fidanzati o parenti, ma comunque sempre persone a noi molto vicine. Accade con loro perché gli permettiamo di avvicinarsi a noi, dedicandogli spesso numerosi spazi ed attenzioni.
Tuttavia, quando si sente che in una relazione si dà molto, ma si riceve poco qualche campanello comincia a suonare.
Inizialmente quando si ha questa sensazione i motivi non sono chiari, ma alcune domande possono orientarti nel capire meglio cosa ti sta accadendo:
- Come mi fa sentire questa relazione?
- Mi aiuta a vedere nuovi punti di vista?
- Mi aiuta a essere positivo?
- Migliora la mia autostima?
Se senti che nella relazione non c’è un arricchimento reciproco, che l’altro limita le tue capacità o ti fa sentire in colpa se rivolgi la tua attenzione ad altro che non sia lui ed il suo ambiente, fermati.
Fermati e chiediti se questa persona, che magari hai frequentato per lungo tempo, con le sue lamentele e con la scarsa volontà di cambiare, sta influenzando anche te. Chiediti se gli argomenti di cui parlate sono sempre gli stessi e non ti stimolano più, anzi, ti creano una strana pesantezza.
Altri esempi sono fidanzati o compagni che ti pongono sempre di fronte a una scelta e ti scoraggiano a inseguire i tuoi obiettivi perché questo significherebbe allontanarsi da loro, o amici che ti fanno sentire sempre sotto giudizio e che ti provocano, facendoti sentire inadeguato.
E’ sempre difficile allontanarsi da queste persone, prenderne le distanze, perché sono persone per cui si prova affetto, con cui sono stati condivisi molti momenti e che in alcune occasioni magari ci sono stati vicini.
Tuttavia le relazioni cambiano e se un tempo alcune modalità dell’altro potevano impattare relativamente su di noi, può essere che nel presente le stesse relazioni abbiano un’influenza diversa.
L’invito, quindi, non è quello di cancellare le vecchie relazioni se non soddisfano a pieno i nostri bisogni di oggi, ma imparare ad ascoltarci e a valutare quali sono le relazioni che ci fanno stare meglio.
Il livello di “tossicità” di una relazione può essere forte, l’altro può arrivare a chiederci di chiudere le comunicazioni con l’esterno e allora verso questo tipo di relazioni dobbiamo essere più drastici. Dobbiamo chiudere, prima che offuschino la nostra vera identità e la direzione della nostra vita.
Rispetto, invece, ad altre relazioni meno tossiche, possiamo imparare a prendere le distanze adeguate e se sentiamo che anche queste non ci proteggono, possiamo pensare di allontanarci gradualmente.
Questo tipo di analisi costa sicuramente fatica e richiede onestà verso noi stessi, ma ci permette anche di investire il nostro tempo in relazioni che migliorano la nostra qualità di vita.
Quindi se pensi che alcune tue relazioni possano avere le caratteristiche descritte, inizia ad ascoltarti e a provare a capire come ti senti quando sei in compagnia di alcune persone. Se dopo essere stato con loro, al posto che un senso di benessere, avverti un senso di nervosismo e tensione, cambia direzione.
Investi più tempo con le persone positive che ti circondano, questo ti aiuterà a sentirti maggiormente soddisfatto e quindi maggiormente sereno.